In salvo il pilota paracadutato, simulazione riuscita
di Alessandro Rovellini
Nei dintorni di Bobbiano (Travo) la esercitazione dei volontari della Misericordia addestrati da esperti di Unuci Piacenza.
TRAVO - Armati di cartine, bussole e ricevitori satellitari, i giovani volontari della Misericordia piacentina hanno affrontato ieri, nelle radure nei pressi del castello di Bobbiano, la seconda e ultima giornata di esercitazioni del raduno delle confraternite emiliano-romagnole.
A dirigere le operazioni, due esperti militari membri dell' "Unuci" (Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia), Davide Cucchetti e Leonardo Pietra. I graduati hanno infatti preparato per gli "allievi" la simulazione di una situazione rara, ma non improbabile: il recupero e il salvataggio di un pilota d'aviazione che, per un'avaria al velivolo, si è dovuto paracadutare lasciando il proprio mezzo.
Ai volontari, divisi in due squadre, "Yankee" e "Romeo", è stato affidato il compito del ritrovamento sia del militare sia della scatola nera dell'aereo, conoscendo solo con approssimazione le coordinate geografiche. Con il supporto di una jeep medica, i giovani si sono dunque incamminati nei sentieri della Valtrebbia alla ricerca del "disperso".
«Nei nostri corsi abbiamo fatto qualche ora di cartografia e orientamento - ha spiegato Gianfrancesco Tiramani, governatore Misericordia di Piacenza - ma la prova sul campo è tutta un'altra cosa. I ragazzi, grazie alle sapienti spiegazioni degli esperti, si sono davvero comportati bene».
A dirigere le operazioni, due esperti militari membri dell' "Unuci" (Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia), Davide Cucchetti e Leonardo Pietra. I graduati hanno infatti preparato per gli "allievi" la simulazione di una situazione rara, ma non improbabile: il recupero e il salvataggio di un pilota d'aviazione che, per un'avaria al velivolo, si è dovuto paracadutare lasciando il proprio mezzo.
Ai volontari, divisi in due squadre, "Yankee" e "Romeo", è stato affidato il compito del ritrovamento sia del militare sia della scatola nera dell'aereo, conoscendo solo con approssimazione le coordinate geografiche. Con il supporto di una jeep medica, i giovani si sono dunque incamminati nei sentieri della Valtrebbia alla ricerca del "disperso".
«Nei nostri corsi abbiamo fatto qualche ora di cartografia e orientamento - ha spiegato Gianfrancesco Tiramani, governatore Misericordia di Piacenza - ma la prova sul campo è tutta un'altra cosa. I ragazzi, grazie alle sapienti spiegazioni degli esperti, si sono davvero comportati bene».
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